“Elemental”: una storia d’amore che celebra tolleranza e inclusione

Animazione sgargiante e tematiche delicate per il nuovo film animato Disney Pixar

Un film di Peter Sohn. Con Valentina Romani, Stefano De Martino, Serra Yilmaz, Hal Yamanouchi, Leah Lewis. Animazione, 93′. USA 2023

Ember Lumen, adolescente di temperamento, è cresciuta a Elemental City, città multietnica dove gli abitanti sono fatti di fuoco e di acqua, di terra e di aria. La città, a maggioranza acquatici, è insofferente ai migranti, soprattutto quelli ardenti come Ember, che non perdono occasione per umiliare e ‘raffreddare’. Durante una crisi di collera, l’ennesima, che fa tremare muri e condotti, un’onda anomala recapita al suo indirizzo Wade Ripple, water gay timido e sentimentale, pieno di buoni propositi e lacrime che versa copiosamente alla prima emozione. Incompatibili per le leggi di Elemental, i due elementi antagonisti stabiliranno una connessione che presto si trasformerà in amore.

 

E se il fuoco e l’acqua, che per definizione devono stare ben distanti uno dall’altro, si innamorassero? Il sentimento, all’apparenza improponibile, potrebbe aiutare a cambiare le regole del gioco per tutta la società degli elementi?

È una storia antica come il mondo – Romeo e Giulietta vi dicono niente? – ed è su questa che si basa “Elemental”, il nuovo film d’animazione Disney Pixar. Protagonisti la focosa – e non è solo un modo di dire! – Ember Lumen (doppiata in italiano dalla Valentina Romani di “Mare fuori”) e il fragile e sentimentale Wade Ripple.

In una scintillante e vivace metropoli, gli appartenenti ai quattro elementi – fuoco, acqua, terra e aria – si sono uniti per vivere, se non esattamente in armonia, in una sorta di chiassosa accettazione. La regola d’oro da rispettare è una: gli elementi non si mescolano! L’incontro fortuito tra Ember e Wade porterà a cambiare diametralmente la situazione. 

Classica commedia Pixar – animazione e sviluppo grafico dei personaggi stupefacenti, trama toccante, esplorazione di tematiche tutt’altro che infantili -, “Elemental” porta il pubblico a confrontarsi ed elaborare sentimenti di spessore come la tristezza, la paura dell’abbandono, la perdita.

Ci sono accenni ad argomenti attuali come le difficoltà di integrazione degli immigrati di seconda generazione, il pregiudizio verso chi è “diverso” o le aspettative, spesso eccessive e schiaccianti, che i genitori nutrono nei confronti dei figli. Il limite è che nessuno di questi viene davvero approfondito, e tutto resta a un livello piuttosto superficiale.

Un film che sicuramente piacerà al pubblico di giovani e giovanissimi, con i suoi colori sgargianti e i personaggi divertenti e iconici, ma che darà un minimo da pensare anche agli adulti. La bella musica, poi, metterà tutti d’accordo.

Previous article“The Idol”: 3 motivi per vedere la serie scandalo su Sky Atlantic
Next article“La casa dalla porta dorata”: recensione del libro di Elodie Harper
Federica Rizzo
Campana doc, si laurea in scienze delle comunicazioni all'Università degli studi di Salerno. Internauta curiosa e disperata, appassionata di cinema e serie tv, pallavolista in pensione, si augura sempre di fare con passione ciò che ama e di amare fortemente ciò che fa.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here